domenica 1 agosto 2010

La storia personale di una scientologa in una lettera aperta

Mi chiamo Edith,

sono una scientologa dal 2004.

La mia vita è davvero cambiata quando nel gennaio 2004 ho messo piede per la prima volta nella Chiesa di Scientology di Torino. Avevo sentito parlare di Scientology da un ragazzo che frequentavo (ora mio marito) e stavo leggendo il libro intitolato “Dianetics: La forza del pensiero sul corpo”, quando da una inserzione pubblicata su un noto quotidiano ho appreso che la Chiesa di Scientology di Torino stava cercando nuovi collaboratori.

In quel periodo svolgevo un lavoro che non mi dava soddisfazione e stavo già pensando di cambiare.

Quando sono entrata nella Chiesa di Scientology di Torino per un colloquio mi sono sentita subito a mio agio, le persone erano solari e molto gentili.

Insomma, non so se è capitato anche a voi di sentirvi in un posto giusto in cui sai che puoi essere te stesso…questa è stata la mia prima impressione.

Dopo poco tempo ho iniziato effettivamente a collaborare a tempo pieno con la Chiesa di Scientology di Torino: sono diventata cioè un membro dello staff e ho avuto modo di sperimentare l'efficacia di Dianetics e Scientology su me stessa. Mi ha sorpreso notare che funzionavano esattamente come scritto nei libri di L. Ron Hubbard. Ad esempio, tanto per far capire in modo semplice come questa conoscenza pratica ha migliorato la mia vita, nelle relazioni con gli altri sono diventata più spigliata. Dal punto di vista sentimentale sono riuscita finalmente ad impegnarmi e a decidere di sposarmi. Oltre a vedere i miglioramenti su me stessa ho anche imparato ad aiutare gli altri studiando e mettendo in pratica la consulenza spirituale descritta dettagliatamente nel libro “Dianetics” e denominata "auditing" (auditing, dal latino audire, ossia ascoltare). Anche in questo caso ho visto grandi miglioramenti nelle persone che ho audito. Per farla breve ero davvero felice.

Finalmente avevo trovato ciò che ricercavo da una vita: una conoscenza utile, il fatto di poter essere d'aiuto agli altri e soprattutto avere un vero scopo nella vita.

Poco dopo mi sono sposata e un bambino meraviglioso è entrato a far parte della mia vita e di quella di mio marito.

Purtroppo però a causa di un’asfissia perinatale, dopo poche ore di vita, nostro figlio ha subìto un grave danno cerebrale e ben presto gli è stata diagnosticata una malattia chiamata “tetra paresi spastica”.

Il mondo mi è crollato addosso, ma è proprio grazie alla conoscenza della vita che Scientology offre che ho potuto ritrovare la fiducia in me stessa e assieme a mio marito combattere per aiutare il nostro bambino.

Dopo circa un anno ho ripreso anche la mia opera missionaria presso la Chiesa di Scientology di Torino mentre proseguivo la ricerca delle migliori cure disponibili. Una terapia svolta presso un centro specializzato sembrava essere molto valida per le lesioni cerebrali infantili con l’unico inconveniente che per poterla attuare era necessaria la mia costante presenza. Ho deciso di tentare. Per farlo ho chiesto un permesso a lungo termine alla Chiesa di Scientology che mi ha dato tutto il suo sostegno. Nonostante ciò a distanza di 12 mesi mio figlio non ha purtroppo avuto i miglioramenti sperati, ha iniziato ad essere triste e a rifiutare questo tipo di riabilitazione, tanto che abbiamo deciso di sospenderla. La delusione è stata davvero forte, mi sono sentita frustrata e fallita. Proprio in questo periodo mi è capitato, navigando su Internet, di imbattermi in siti contrari a Scientology gestiti da ex-scientologi critici. Le persone che abbandonano la loro chiesa e si mettono a criticarla, vengono chiamati apostati e ho scoperto che anche la Chiesa di Scientology ha alcuni apostati.

La cosa più brutta di questi siti è che oltre a scrivere spudorate menzogne scrivono alcune mezze verità alterate traendo così in inganno il lettore. Anch’io, dopo averne visitati alcuni, ho iniziato ad avere dei dubbi.

Fortunatamente Scientology è una conoscenza spirituale estremamente pratica e non una opinione personale come quelle scritte da persone, spesso anonime, su internet. Applicandola correttamente mi ha aiutato a riprendere la mia vita in mano, a ritornare combattiva e a trovare la forza interiore per lottare ancora contro la malattia di mio figlio. Ciò ha dissipato qualsiasi dubbio.

L’unica cosa che mi sento di dire a chi scrive su questi siti è di guardare davvero dentro di sé e di essere sinceri con se stessi: Scientology può aiutare anche loro. Nonostante le menzogne e le confusioni create per ostacolare la libertà spirituale di tutti, la verità è quella che vince sempre.

Ho scritto questa lettera anche perché mi sento in dovere di informare le persone che si dovessero imbattere in questo genere di siti (nei quali spesso vige la regola di non dire la verità a partire dal nome con cui vengono firmati), che il loro unico scopo è screditare.

Questa è la mia semplice storia in Scientology, una religione che si batte affinché ogni persona possa essere davvero libera spiritualmente.

Sono orgogliosa di essere una Scientologa perché tratta il vero aiuto: tutto il resto ha ben poca importanza.

Edith Martinetto